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MAKING A CONVERT

MAKING A CONVERT
John H. Collins (US 1914)

Uno dei tre cortometraggi di argomento “educativo” presentato dalla Edison nel settembre 1914, Making a Convert è il primo film diretto unicamente da Collins; il suo debutto esso anticipa di appena quattro giorni Jim’s Vindication. Realizzato su commissione, “con la collaborazione del Public Service Railway del New Jersey” (l’ente tramviario che serviva gli studi Edison a Fort Lee), questo film in un rullo si distingue dal consueto formato didattico o documentario dei film educativi Edison grazie all’introduzione di un motivo sentimentale a firma del prestigioso Epes Winthrop Sargent (il suo nome compare anche sul titolo di testa), critico di Variety nonché autore di un fortunato manuale per aspiranti sceneggiatori, The Technique of the Photoplay. La società tramviaria dev’essere stata molto soddisfatta del risultato, visto che chiese alla Edison di realizzarne un seguito nel 1915, On the Wrong Track, diretto da Harry Beaumont.
I giovani fidanzati della nostra storia, Ruth (Elsie MacLeod) e Bill (Harry Gripp), si piacciono a prima vista nel momento in cui Ruth prende una storta mentre sta scendendo dal tram in movimento (una pessima idea, come ben si sa) e Bill l’accompagna a casa dalla mamma (Cora Williams). Ripresasi dall’infortunio, Ruth si dimostra una signorina particolarmente sbadata, se non addirittura temeraria, visto che non bada troppo al traffico e si aggrappa addirittura ai cavi elettrici del tram. A un certo punto comincia a prendersela con Bill per le sue continue raccomandazioni in materia di sicurezza, e mette fine alla relazione, lasciando che il suo spasimante dal cuore spezzato vada a lavorare come conducente per la società tramviaria. Ruth si avvede tuttavia del proprio errore allorché partecipa a una conferenza sulla sicurezza stradale e guarda un film (le sue immagini sgranate suggeriscono un precedente uso da parte della Edison) sulle conseguenze dello scendere dal tram senza guardarsi intorno. I fidanzati ritornano insieme quando il fratellino di Ruth (Andrew J. Clark, primattore in erba della Edison) sta per essere investito da un tram guidato dallo stesso Bill.
Collins non ha ancora sviluppato il suo tipico stile caratterizzato dalla simmetria compositiva, ma riesce ugualmente a ravvivare la formula Edison dei tableaux filmati collocando la macchina da presa in posizione ravvicinata rispetto agli interpreti, e a un certo punto si lancia in una modernissima inquadratura “a due” quando Ruth mostra con orgoglio alla madre il badge “sicurezza prima di tutto” che indossa sul proprio abito. Le inquadrature a composizione relativamente “stretta” aiuta Collins a creare momenti di autentica tensione, come quello in cui Ruth sta per essere travolta dal traffico che irrompe all’improvviso nell’inquadratura. Sono altresì da notare alcuni notevoli effetti di luce, compresa una magnifica scena di interni (a quanto pare l’autentico ufficio del Public Service Railway) in cui i personaggi sono illuminati dalla luce del sole che penetra dalle finestre sulla sinistra, mentre l’area posteriore della scena è rischiarata da un paio di riflettori e dalla luce del sole che penetra da una tapparella semichiusa. L’immagine è un ottimo esempio dei primi esperimenti di Collins con spazi drammaturgici multi-dimensionali – veri e propri palcoscenici entro palcoscenici, creati da marciapiedi, specchi o fonti luminose – che consentono a Collins di spostare l’attenzione dello spettatore all’interno della stessa scena senza alcun bisogno di cambiare inquadratura.
Elsie MacLeod, attrice dai grandi e bellissimi occhi, aveva lavorato alla Edison dal 1911 senza destare particolare attenzione presso la stampa specializzata; ottenne in seguito un certo successo al fianco di Marcel Perez nelle commedie della serie “Bungles” alla società di produzione Vim, prima di chiudere la sua carriera in ruoli di comprimaria. Collins la volle come interprete in due dei suoi ultimi film, Opportunity (1918) e The Gold Cure (1919).
Da notare altresì la presenza del giovane Andy Clark, qui accreditato come Andrew J. Clark, nel ruolo del fratellino di Ruth. La Edison lo aveva ingaggiato nel 1914 come protagonista della serie “Andy”, presentandolo come “un giovane intraprendente, che non si ferma di fronte a niente e a nessuno”; già nel 1916, tuttavia, i suoi ruoli si erano molto diradati, e da allora fece qualche breve apparizione in film degli anni Venti.

Dave Kehr

regia/dir: John H. Collins.
scen: Epes Winthrop Sargent.
cast: Elsie MacLeod (Ruth), Harry Gripp (Bill), Cora Williams (la madre di Ruth/Ruth’s mother), Andrew J. Clark (Jimmie, il fratello di Ruth/Ruth’s brother), Julian Reed (capo del Comitato di Sicurezza/Safety Committee head).
prod: Edison.
uscita/rel: 15.09.1914.
copia/copy: 35mm, 844 ft., 11’15” (20 fps); did./titles: ENG.
fonte/source: Museum of Modern Art, New York.

Restauro effettuato nel 2018 da/Preserved 2018 by The Museum of Modern Art, con il sostegno di/with support from The Celeste Bartos Fund for Film Preservation.

Preservazione da un master a grana fine ricavato da un negativo nitrato originale. Mancano almeno un’inquadratura e una didascalia. / Preserved from a 35mm fine grain master made from the original nitrate camera negative (c. 830 ft.). Missing at least one shot and one intertitle; missing intertitle digitally recreated using text from a script in MoMA’s Edison files.