LÉONTINE/BETTY & ROSALIE/JANE

Forse nessun altro personaggio comico ha tratto dalla malignità e dal vandalismo godimento maggiore di Léontine, nota negli Stati Uniti col nome di Betty. Purtroppo il nome dell’attrice che la interpretava ci è ancora ignoto. Il nostro programma presenta alcuni degli episodi ancora esistenti di questa serie, che tra il 1910 e il 1912 si snodò su 21 titoli. Le stravaganti imprese di Léontine spaziano da blande gag visive (un palloncino rosso collocato in un barattolo di formaggio Edam) ad anarchici scoppi di violenza indiscriminata, che culminano nella distruzione di proprietà immobiliari e in atti di spaventosa crudeltà perpetrati ai danni di familiari e persone care. In Le Bateau de Léontine (Betty’s Boat), ella inonda un albergo e distrugge tetti e pavimenti nel tentativo di far navigare una barchetta giocattolo nella vasca da bagno. In un altro film (distribuito negli Stati Uniti con il titolo Betty’s Fireworks), attualmente non disponibile per la proiezione, scaglia petardi contro compagni di classe e insegnanti, fino a colpire una catasta di esplosivi e provocare una conflagrazione terrificante. Anche La Pile électrique de Léontine mantiene le incendiarie promesse del titolo.
A parte le manie esplosive, l’arma preferita di Léontine è indubbiamente lo spago, che ella maneggia con autentico sadismo, legando insieme corpi umani e oggetti inanimati sino a farne una massa amorfa e brulicante ma assetata di vendetta. In Les Ficelles de Léontine, ella attira nella sua rete le vittime ignare con l’esca di svariati prodotti commerciali (per esempio un animale impagliato, un portafoglio falso, un cesto di roba da mangiare), prima di sottoporli a spietate violenze fisiche e a insensati scoppi umorali. Usato per vendicarsi dell’insegnante che aveva cercato di correggerle l’ortografia, come in Léontine en pension (non disponibile per la nostra rassegna), oppure per legare un certo numero di sventurati a una scala e inzupparli di vernice nera, dopo essere evasa dal laboratorio della modista sua datrice di lavoro in Léontine en apprentissage, lo spago di Léontine è un ordigno temibile, anche quando venga usato semplicemente per montare un vistoso ventilatore sulla sua bicicletta (Ventilateur breveté). In altri episodi orli di gonne, passamaneria, guinzagli, corde per saltare o lacci di scarpe penzolanti sostituiscono efficacemente lo spago come strumento di tortura e insieme mezzo per ricomporre il mondo intero in funzione della febbre di distruzione totale che non lascia mai Léontine.
Verso la fine della serie lo spago viene adoperato a fini sempre più sinistri, e dai semplici scherzi si passa allo humour macabro. In Les Malices de Léontine, dopo aver battuto un tappeto sudicio sopra la testa della vicina del piano di sotto, la protagonista utilizza lo spago come corda da forca, annodandolo in un cappio e facendolo penzolare: la malcapitata vicina rimane quasi strangolata. In un altro episodio constatiamo in maniera ancor più chiara il totale disinteresse di Léontine per tutto ciò che riguarda l’eventualità del matrimonio o della maternità, o le convenzioni della vita familiare: per vendicarsi di una bambina che è involontariamente inciampata su di lei, ella cerca impulsivamente di strangolarla e poi la picchia con una corda per saltare, fino a farle perdere i sensi. Questo film, Léontine garde la maison, che è probabilmente l’episodio finale della serie, si conclude nella casa di Léontine che, colpita contemporaneamente da un incendio e da un’inondazione, viene per di più invasa da tutti i cani randagi e gli orfanelli del vicinato e sprofonda nel caos. (Léontine aveva pubblicato sul giornale, nella sezione “persone scomparse”, un annuncio in cui diceva di aver smarrito il suo “cagnolino di nome Émile e il fratellino di nome Moustache”.)
Guinzaglio per cani inservibile o cordone ombelicale riciclato per altri scopi, lo spago di Léontine è in ogni caso il motore dell’azione e l’elemento che unifica le frammentarie bizzarrie della trama (mentre alle calcagna dell’eroina incombe una folla infuriata e decisa al linciaggio). Sempre in Les Malices de Léontine, dopo aver quasi strangolato la vicina del piano di sotto, ella respinge l’orda inferocita utilizzando ogni nuova vittima come temporanea barriera: tra gli altri, un signore irascibile a cui spiaccica il cappello a cilindro, e un povero libraio cui distrugge il chiosco legando l’altro capo dello spago a un’automobile momentaneamente parcheggiata (benché il tempo stringa, Léontine non può fare a meno di fermarsi, mentre è in fuga, per osservare gli esplosivi effetti delle sue trovate). Ella si salva sempre per un pelo, e spesso recupera anche lo spago. In Malices intrappola gli inseguitori sull’impalcatura di un lavavetri, chiudendo la finestra e tagliando l’unica scala di corda. Il film si conclude con l’immagine dei volti delle vittime, schiumanti di rabbia e di impotente sete di vendetta. Allo stesso modo, in Les Ficelles de Léontine la protagonista rischia il linciaggio dopo una raffica di violente burle ai danni dei concittadini e sfugge alla forca solo scambiandosi di posto con uno spaventapasseri issato a cavallo. Come molti altri protagonisti della slapstick comedy, Léontine sfiora spesso punizioni feroci o un’atroce fine, da cui la separano solo uno scherzo non riuscito o un trucco sventato.
Nonostante il nazionalismo allora sempre più diffuso nell’industria cinematografica americana, al suo esordio negli Stati Uniti la serie di Léontine/Betty fu accolta da elogi transatlantici. Come sappiamo, gli americani amano le loro “nasty women”! Nel luglio 1910 The Nickelodeon recensì in questo modo Rebellious Betty (Léontine est incorrigible): “Le bizzarrie e le burle di Betty si distinguono per la divertente freschezza: ella è un maschiaccio protervo e ostinato, che non indietreggia di fronte a nulla pur di fare a modo suo” (in questo film, che speriamo di presentare in una delle prossime edizioni, Léontine si intrufola in un combattimento di galli, stuzzica gli altri spettatori con un’asta di metallo appuntita e infine ha la meglio sugli inseguitori bramosi di vendetta, che l’hanno rinchiusa nella gabbia di un leone, imparando istintivamente l’arte del domatore). Successivamente, in quello stesso mese, Moving Picture World esaltò Betty in termini analoghi: “Se ella manterrà in tutta la serie lo stesso vigore, o piuttosto la stessa carica distruttiva, alla fine ben poche cose o persone sopravvivranno intatte. Il modo in cui annienta tutto ciò che si oppone alla sua volontà è un chiaro campanello d’allarme… non è dato sapere quali sciagure faranno seguito alla sua comparsa”. Nel febbraio 1911, tuttavia, la stampa specializzata negli Stati Uniti aveva già smesso di entusiasmarsi per Betty, e Moving Picture World stroncò Betty Rolls Along definendolo “una di quelle comiche sfasciatutto in cui non c’è nulla di buono a parte scherzi grossolani che dovrebbero sparire dal mondo del cinema”.
Léontine, snella e giovanissima, compare spesso accanto all’amica Rosalie (Jane in America), interpretata da Sarah Duhamel, attrice comica francese graziosa e paffuta definita da David Robinson una “Marie Dressler gallica”. Rosalie et Léontine vont au théâtre contiene una scena memorabile in cui le due sciagurate strizzano i rispettivi fazzoletti zuppi di lacrime sulle teste degli spettatori calvi seduti davanti a loro, e poi ridono sgangheratamente nei momenti sbagliati durante una goffa recita amatoriale. Le due piantagrane si ritrovano insieme in Un Ravalement précipité, in cui sterilizzano efficacemente un appartamento devastandolo da cima a fondo. Rosalie raccoglie uno spunto offerto da Léontine in Rosalie emménage, ove prevale sul suo nuovo vicino di casa, in una disputa relativa a un muro divisorio, ricavando un cappio da un guinzaglio per cani e appendendovi il malcapitato per il collo.
Come ha affermato Walter Benjamin in un contesto completamente diverso, le immagini delle comiche e dei cartoni animati vaccinano gli spettatori contro le psicosi di massa. Quindi, ogni tentativo di censurare e sopprimere scintillanti provocatrici come Léontine/Betty e Rosalie/Jane arroventava ulteriormente l’atmosfera, inasprendo senza alcun dubbio le crescenti tensioni geopolitiche che sarebbero esplose nella guerra mondiale, nel genocidio di stato e in altri insensati parossismi di violenza apocalittica. Non intendo affermare che l’emarginazione di queste attrici comiche sia stata la causa della prima guerra mondiale ma, se il passato è il prologo del presente, faremmo bene  ad entrare in sintonia con la volubile storicità delle più anarchiche “nasty women” della nostra cultura.

Maggie Hennefeld

LE BATEAU DE LÉONTINE (Lotje’s Zeiljacht/Betty’s Boat) (FR 1911)
regia/dir: ?. cast: ? (Léontine). prod, dist: Pathé Frères (Pathé Cat. no. 4442). uscita/rel: 09.10.1911. copia/copy: 35mm, 97 m. (orig. 105 m.), 4’48” (18 fps); senza didascalie/no intertitles; titolo di testa/main title: NDL. fonte/source: EYE Filmmuseum, Amsterdam. Desmet Collection. Preservazione effettuata nel 1989 da un duplicato negativo/Preserved in b&w in 1989 at Haghefilm through a duplicate negative.

LES FICELLES DE LÉONTINE (Betty en het Kluwen Touw/Betty Is Still at Her Old Tricks ) (FR 1910)
regia/dir: ?. cast: ? (Léontine). prod, dist: Pathé Frères (Pathé Cat. no. 3696). uscita/rel: 1910. copia/copy: DCP (da/from 35mm, 134 m.; orig. 155 m.), 6’33” (trascritto a/transferred at 18 fps); did./titles: NDL. fonte/source: EYE Filmmuseum, Amsterdam. Scansione effettuata nel 2009 da un controtipo negativo ottenuto nel 1995/Scanned in 2009 from a dupe negative made in 1995 at Haghefilm.

LÉONTINE EN APPRENTISSAGE (Betty Tries to Learn a Business) (FR 1910)
regia/dir: ?. cast: ? (Léontine). prod, dist: Pathé Frères (Pathé Cat. no. 3914). copia/copy: 35mm, 621 ft. (= 189 m.; orig. 220 m.), 11 (16 fps); did./titles: ENG. fonte/source: BFI National Archive, London.

VENTILATEUR BREVETÉ (The New Air Fan) (FR 1911)
regia/dir: ?. cast: ? (Léontine). prod: Pathé-Comica (Pathé Cat. no. 4346). dist: Pathé Frères. uscita/rel: 1911. copia/copy: 35mm, 73 m. (orig. 80 m.), 3’33” (18 fps), col. (imbibito/tinted); did./titles: ENG. fonte/source: EYE Filmmuseum, Amsterdam. Preservazione effettuata nel 2010, da una copia nitrato dell’Archive Film Agency di Londra. /Preserved by EYE in 2010 at Haghefilm from a nitrate print from the collection of the Archive Film Agency (London).

LES MALICES DE LÉONTINE (Betty Enjoying Herself) (FR 1911)
regia/dir: ?. cast: ? (Léontine). prod, dist: Pathé Frères (Pathé Cat. no. 4788). uscita/rel: 1911. copia/copy: 35mm, 270 ft. (= 82 m.; orig. 95 m.), 4’30” (16 fps); senza didascalie/no intertitles. fonte/source: BFI National Archive, London.

AMOUR ET MUSIQUE (Met Muziek en Hindernissen) (FR 1911)
regia/dir: ?. prod: Pathé-Nizza (Pathé Cat. no. 4192). dist: Pathé Frères. uscita/rel: 1911. copia/copy: 35mm, 90 m. (orig. 110 m.), 5′ (18 fps); did./titles: NDL. fonte/source: EYE Filmmuseum, Amsterdam. Desmet Collection. Preservazione del 2000 da un duplicato negativo del 1993/Preserved in b&w in 2000 at Haghefilm through a duplicate negative made in 1993.

UN RAVALEMENT PRÉCIPITÉ (Rosalia, de Knappe Huisbewaarster/Precipitous Cleaning) (FR 1911)
regia/dir: Roméo Bosetti. cast: Sarah Duhamel (Rosalie). prod: Pathé-Comica (Pathé Cat. no. 4485). dist: Pathé Frères. uscita/rel: 1911. copia/copy: 35mm, 113 m. (orig. 115 m.), 6′ (18 fps); did./titles: NDL. fonte/source: EYE Filmmuseum, Amsterdam. Desmet Collection. Preservazione in b&n del 1992  da un duplicato negativo/Preserved in b&w in 1992 at Haghefilm through a duplicate negative.

ROSALIE ET SON PHONOGRAPHE (Rosalie en haar Phonograaf/Jane’s Phonograph) (FR 1911)
regia/dir: Roméo Bosetti. cast: Sarah Duhamel (Rosalie). prod, dist: Pathé Frères (Pathé Cat. no. 4604). uscita/rel: 1911. copia/copy: 35mm, 81 m. (orig. 165 m.), 4′ (18 fps); senza didascalie/no intertitles; titolo di testa/main title: NDL. fonte/source: EYE Filmmuseum, Amsterdam. Desmet Collection. Preservazione in b&n del 2003 da un duplicato negativo/Preserved in b&w in 2003 at Haghefilm through a duplicate negative.

ROSALIE ET LÉONTINE VONT AU THÉÂTRE (Betty and Jane Go to the Theatre) (FR 1911)
regia/dir: Roméo Bosetti. cast: Sarah Duhamel (Rosalie), ? (Léontine). prod: Pathé-Comica (Pathé Cat. no. 4282). dist: Pathé Frères. uscita/rel: 1911. copia/copy: 35mm, 79 m. (orig. 100 m.), 4′ (16 fps); senza didascalie/no intertitles. fonte/source: BFI National Archive, London.

ROSALIE EMMÉNAGE (Jane’s Moving Day) (FR 1911)
regia/dir: Roméo Bosetti. cast: Sarah Duhamel (Rosalie). prod: Pathé-Comica (Pathé Cat. no. 4135). dist: Pathé Frères. uscita/rel: 1911. copia/copy: 35mm, 121 m. (orig. 130 m.), 6′ (18 fps); senza didascalie/no intertitles. fonte/source: EYE Filmmuseum, Amsterdam. Preservazione in b&n del 2009 da un duplicato negativo/Preserved in b&w in 2009 at Haghefilm through a duplicate negative.

LÉONTINE GARDE LA MAISON (Dolly Stays at Home) (FR 1912)
regia/dir: Roméo Bosetti. cast: ? (Léontine). prod: Pathé-Nizza (Pathé Cat. no. 4849). dist: Pathé Frères. uscita/rel: 1912. copia/copy: 35mm, 145 m. (orig. 155 m.), 8′ (16 fps); senza didascalie/no intertitles. fonte/source: Cinémathèque française, Paris.