PREMIO JEAN MITRY 2019 A DONALD CRAFTON E MARGARET PARSONS

OGGI ALLE 20:30 LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE AL TEATRO VERDI DI PORDENONE

Nell’ambito delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone viene assegnato annualmente – a personalità e istituzioni che si sono distinte nell’opera di recupero e valorizzazione del patrimonio cinematografico muto – il premio internazionale Jean Mitry, istituito dalla Provincia di Pordenone nel 1986 e, dopo l’abolizione dell’ente nel 2017, sostenuto dalla Fondazione Friuli. A riceverlo quest’anno sono due studiosi americani, Donald Crafton e Margaret Parsons

Donald Crafton partecipò per la prima volta alle Giornate del Cinema Muto nel 1987. Quest’anno, prima del Jean Mitry, ha ricevuto un altro prestigioso premio, quello alla carriera assegnatogli dalla Society for Cinema and Media Studies. Nel 2001, l’Academy lo ha nominato primo Academy Film Scholar. Recentemente è stato borsista della John Simon Guggenheim Memorial Foundation. Dopo aver insegnato a Yale e all’università del Wisconsin, dal 2007 al 2016 è stato titolare della cattedra in studi cinematografici all’Università di Notre Dame, nell’Indiana (USA).
Crafton ha trattato della transizione dal cinema muto al sonoro in The Talkies: American Cinema’s Transition to Sound, 1926-1931; e ha pubblicato alcune monografie fondamentali sull’animazione: Emile Cohl, Caricature, and Film, uno studio interdisciplinare sul cineasta francese che per primo produsse film di animazione in studio a partire dal 1908; Before Mickey: The Animated Film, 1898-1928; e Shadow of a Mouse: Performance, Belief, and World-Making in Animation, che ha ricevuto il premio Anne Friedberg dalla Society for Cinema and Media Studies.
È stato fondatore e direttore dello Yale Film Studies Center e presidente del Wisconsin Center for Film and Theatre Research dal 1987 fino al 1994. Per sei anni è stato co-editore di The Moving Image, la rivista dell’Association of Moving Image Archivists.
Dal dicembre 2016 non insegna più a tempo pieno ma continua a coltivare i suoi tanti interessi nell’ambito della storia del cinema. Di recente ha scritto “Winsor e Gertie”, lo spettacolo che ha presentato in prima mondiale a Pordenone nel 2018, basato sulla ricostruzione, da lui co-prodotta, del film di animazione Gertie il dinosauro (1914) di Winsor McCay.

Margaret Parsons ha dato vita al programma di proiezioni e al dipartimento di cinema della National Gallery of Art di Washington DC nel 1979, un anno dopo l’apertura della nuova Ala Est, dedicata all’arte contemporanea. Occasionalmente erano state organizzate delle proiezioni nell’ala principale del museo, ma la National Gallery non aveva mai riservato uno spazio particolare al cinema dalla sua apertura nel 1941. Curiosamente, l’Ala Est venne dotata di un’ampia sala con una cabina di proiezione completamente attrezzata, e l’avvio di una programmazione cinematografica regolare sembrò la cosa ovvia da fare, presto seguita da una collezione specializzata di film sull’arte. Oggi la programmazione riguarda tanto la storia del cinema (la prima retrospettiva fu dedicata a Roberto Rossellini) quanto l’arte, e mette spesso in primo piano il tema della conservazione – missione del museo stesso – sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza del preservare l’eredità culturale e il passato artistico collettivo.
Nonostante i film siano stati sempre una passione e una colonna portante della sua vita, Margaret Parsons non si è sempre occupata di cinema. Prima che alla National Gallery of Art ha lavorato al National Trust for Historic Preservation a Washington e poi “sul campo” per il Folklife Festival dello Smithsonian Institution, un raduno annuale di tradizioni culturali che si svolge ogni estate al National Mall. Numerosi i titoli di cui è stata insignita: Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres in Francia, Artis Bohemiae Amicis in Repubblica Ceca, l’Ordine d’Onore nella Repubblica di Georgia. Ha inoltre ricevuto il premio alla carriera da Women in Film and Video. Nel 2013 ha fondato i Glimmerglass Film Days, un festival annuale di cinema sull’ambiente che si svolge nel centro rurale dello Stato di New York.

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