IL VIAGGIO DELLA “SIGNORA DEI MILIONI” DI ELLEN RICHTER

ATTRAVERSA ANCHE TRIESTE, PORTOROSE E PIRANO IL VIAGGIO DELLA “SIGNORA DEI MILIONI” DI ELLEN RICHTER, LA STAR DEL CINEMA DI WEIMAR OGGETTO DI RISCOPERTA IN QUESTI GIORNI ALLE GIORNATE DI PORDENONE.

MARTEDÌ 5 OTTOBRE È ANCHE IL GIORNO DI FOOL’S PARADISE DI CECIL B. DEMILLE, ESEMPLARE DIMOSTRAZIONE DELL’IMPORTANTE APPORTO DI DUE SCENEGGIATRICI COME BEULAH MARIE DIX E SADA COWAN.

Fra le tante città italiane e dell’Europa centro-balcanica che attraversa la protagonista di Die Frau mit den Millionen (La signora dei milioni) nel corso di un movimentato e periglioso inseguimento, ci sono anche Trieste, Portorose e Pirano. Il film, del 1923, è presentato nell’ambito della retrospettiva che le Giornate del Cinema Muto, in corso a Pordenone fino al 9 ottobre, dedicano alla riscoperta dell’attrice e produttrice ebrea austriaca Ellen Richter. Nel secondo e forse più esemplare dei suoi quattro “Reise und Abenteuerfilme” (film di viaggio e d’avventura), divisi in più parti, Richter dà ampia dimostrazione del suo talento nel ruolo di una principessa armena che vuole liberare il padre prigioniero di un pascià corrotto e dispotico. Benché non vi siano riferimenti espliciti, il ricordo del genocidio armeno del 1915 era ancora ben vivo e molti esponenti della comunità turca di Berlino chiesero la messa al bando del film attribuendogli una distorta descrizione del conflitto turco armeno e il vilipendio di alcuni membri dell’ex dinastia regnante turca. Le relazioni diplomatiche tra Germania e Turchia rischiarono di entrare in crisi e per evitare la rottura si giunse ad un compromesso eliminando dalle didascalie tutte le indicazioni di luoghi geografici dei due paesi e cambiando anche il nome di alcuni personaggi come quello del comico Karl Huszán-Puffy che da Kleptomanides (allusione evidente all’avidità e amoralità del personaggio) fu abbreviato in Manides. Le tre parti di Die Frau mit den Millionen, diretto da Willi Wolff, marito e fedele partner cinematografico di Ellen Richter, vengono proiettate oggi al Teatro Verdi: alle 10.30 le prime due, “Il Furto dei dieci milioni” e “Il principe senza dominio”, e alle 14.30 la terza parte “Kostantinopel-Paris”, titolo rimasto nella copia del Gosfilmofond di Mosca arrivata a Pordenone (l’unica che risulta sopravvissuta), mentre in tutti gli altri paesi fu mutato in “Dagestan-Paris”.

Il racconto di Leonard Merrick “The Laurels and the Lady”, aveva soltanto “suggerito”, come scritto negli annunci pubblicitari e nei titoli dell’epoca, Fool’s Paradise (Paradiso folle) diretto nel 1921 da Cecil B. DeMille, il titolo principale in programma nella serata di martedì, con inizio alle ore 21. In effetti le due sceneggiatrici Beulah Marie Dix e Sada Cowan si dettero un gran daffare per apportare delle variazioni all’opera letteraria e renderla più ricca d’azione e divertente. Una delle modifiche riguarda il luogo della storia, che dal Sudafrica passa in Texas e poi addirittura nel Siam dove la ragazza di cui si è invaghito il protagonista va a studiare le tradizionali danze religiose. Ma la novità maggiore del film è l’umorismo soprattutto delle figure femminili che sono due dive giovanissime: Dorothy Dalton, che in quegli anni poteva permettersi di avere in cartellone il proprio nome davanti a quello di Rodolfo Valentino, e Mildred Harris, che aveva appena divorziato da Charlie Chaplin. Molto giovane ma già popolarissimo è anche il protagonista maschile del film, Conrad Nagel, che sarà tra i fondatori dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences e nel 1940 otterrà anche un Oscar alla carriera.

Nel pomeriggio, alle 17, si conclude l’omaggio all’atleta e attore australiano Reginald “Snowy” Baker. Convinto paladino e sostenitore delle possibilità di sviluppo del cinema australiano che, secondo lui, poteva arrivare al livello dell’industria americana, si recò nel 1919 a Hollywood con l’intenzione di conoscere e reclutare professionisti esperti per i film che intendeva realizzare. Dopo alcuni film in Australia ritornò negli Stati Uniti ma la sua carriera di attore non durò a lungo. In compenso si adattò magnificamente all’ambiente sociale e sportivo di Hollywood diventando socio e dirigente del prestigioso Riviera Country Club di Pasadena e partecipando anche all’organizzazione dei Giochi Olimpici di Los Angeles del 1932. I lungometraggi del programma di oggi sono The Empire Builders e The Sword of Valor, entrambi del 1924. Il primo è un western coloniale ambientato in Sudafrica e il secondo nella Spagna settentrionale e sulla riviera francese (girato però in gran parte nella campagna californiana). In questi due film possiamo ammirare soprattutto la bravura di cavallerizzo di Snowy Baker, che aveva fatto arrivare dall’Australia a Hollywood il suo cavallo preferito, Boomerang the Wonder Horse, che a pieno titolo entra fra i protagonisti di questi film.
 
Fool’s Paradise è al centro anche del programma online di martedì 5 ottobre e si potrà vedere su MYmovies a partire dalle 21 (ora italiana). Alle 17 invece l’appuntamento, sempre online, con le pubblicazioni di cinema. I titoli di oggi sono Effemeridi del film di Mariapia Comand e Andrea Mariani, uno studio sui cosiddetti “ephemera”, documenti (scrapbooks, cigarette cards, fotobuste, figurine, ecc) nati per un uso transitorio di promozione cinematografica, come fonte di storia del cinema; e Behind the Light. The Extraordinary life of Luca Comerio di Matteo Pavesi e Marco Accordi Rickards, l’applied game pubblicato dalla Cineteca Italiana per promuovere e diffondere le proprie collezioni e la propria missione coinvolgendo soprattutto i più giovani nella scoperta dell’avventurosa vita del pioniere del cinema Luca Comerio.

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