THE DEADLIER SEX

THE DEADLIER SEX
Robert Thornby (US 1920)

Può la Natura salvare il capitalista americano? Mary Willard se lo augura. Quando lo spietato “mago di Wall Street” Harvey Judson cerca di costringerla a vendergli la sua azienda ferroviaria, Mary lo ammonisce: “Un giorno imparerai che il denaro non è tutto.” Per rendere più rapida ed efficace la lezione – e per proteggere i propri azionisti – ella lo fa rapire e abbandonare in un luogo solitario e selvaggio, provvisto solo di un portafoglio pieno. Accompagnata dalla fedele guida di suo padre, Jim Willis, Mary rimane appostata nelle vicinanze per osservare gli effetti di quest’esperimento educativo. Harvey si rende conto ben presto che il suo denaro non vale molto negli ampi spazi della natura incontaminata. Mary mette alla prova la virilità di Harvey anche cooptando un lascivo franco-canadese (interpretato da un giovane Boris Karloff), ma  i due newyorkesi finiranno coll’avere più di quanto si aspettassero.
Questo è il terzo lungometraggio interpretato da Blanche Sweet per il produttore Jesse D. Hampton e distribuito dalla Pathé Exchange; la loro collaborazione durò fino al 1921 e ne scaturirono otto titoli. Sono da notare le splendide riprese in esterni di laghi scintillanti e boschi avvolti dalla nebbia, girate presso Truckee in California (località che doveva rappresentare le foreste della East Coast); si tratta dei medesimi luoghi in cui furono girate parti di The Gold Rush. L’ambientazione silvestre riecheggia l’idea  propugnata un po’ da tutti, da John Muir e Theodore Roosevelt alla YMCA e ai Boy Scout, che gli americani di città dovessero ritrovare le loro radici di frontiera praticando escursioni e campeggi. Secondo questo film tali immersioni nella natura selvaggia, più che a ripristinare una vitalità perduta (come pensava Roosevelt), potevano servire a mettere un freno agli aspetti più predatori del capitalismo. The Deadlier Sex non coglie però l’ironia insita nel fatto che la presunta natura incontaminata, bramata dai coloni americani bianchi quale antidoto alla rapacità del capitalismo, era stata in realtà strappata ai suoi abitanti originari da quella stessa rapacità capitalistica.
Per i press agent la trama e il titolo costituirono un’occasione d’oro: annunciarono che per promuovere il film Blanche Sweet avrebbe scritto, per una catena di giornali, una serie di articoli dedicati alle donne famose della storia, intitolata “The Deadlier Sex”. Finora è stato rintracciato solo lo scritto dedicato a Eva, in cui Blanche riflette sulla prima “nasty woman”: “Eva … trascinava una vita noiosa con Adamo, che era il primo bolscevico. Adamo non lavorava mai ed era così pigro che non si degnava neppure di staccare dall’albero la sua foglia di fico, ma aspettava che cadesse dalla pianta. La monotonia di quest’esistenza bolscevica cominciò a frasi insopportabile ed Eva, dopo approfondita riflessione, decise di mangiare il frutto proibito, in modo da cominciare una nuova vita e magari vedere il proprio nome sui giornali”.
The Deadlier Sex è stato recentemente preservato dall’Academy Film Archive sulla base dell’unica copia che oggi risulta sopravvissuta, un 35mm nitrato, imbibito, appartenente alla Lobster di Parigi.

Laura Horak

regia/dir: Robert Thornby.
sogg/story: Bayard Veiller.
scen: Fred Myton.
photog: Charles Kaufman.
cast: Blanche Sweet (Mary Willard), Winter Hall (Henry Willard), Roy Laidlaw (Huntley Green), Mahlon Hamilton (Harvey Judson), Russell Simpson (Jim Willis), Boris Karloff (Jules Borney).
prod: Jesse D. Hampton Productions.
dist: Pathé Exchange.
uscita/rel: 28.03.1920 (anteprima per esercenti/press show: 14.03.1920, Broadway Theatre, NY).
copia/copy: 35mm, 4500 ft. (orig. c.5185 ft.), 55′ (22 fps), col. (imbibito/tinted); did/titles: ENG.
fonte/source: Academy Film Archive, Los Angeles.