CRISI D’IDENTITÀ

All’inizio del XX secolo fenomeni come l’immigrazione di massa, le migrazioni interne e l’urbanizzazione sembravano offrire radicali opportunità di autoinvenzione, rendendo possibile modellare le identità in modo da confondere le distinzioni di razza, etnicità e persino genere, soprattutto nelle rappresentazioni della frontiera americana. I primi quattro film del nostro programma esplorano i brividi e i pericoli di questi caotici rimescolamenti di genere, desiderio e razza nel selvaggio West.
Su The Taming of Jane, questo fu l’arguto commento di Moving Picture World: “Se gli uomini comprendessero le donne, cosa che non accadrà mai, questo film non avrebbe il minimo interesse”. La cowgirl Jane (Florence Lawrence) ci viene presentata come un animale amante della libertà che reagisce con rabbia ai tentativi dell’innamorato di legarla e trattenerla. Ispirata dalle bizzarrie della coppia di bianchi, una donna nativa si mobilita per prendere al lazo e imprigionare il suo recalcitrante fidanzato. Solo quando (convinta con l’inganno dal padre) crede di aver sparato all’innamorato, Jane si ammorbidisce e sceglie lei stessa di accettare il legame. La doppia morale razzista del film è tipica dei western americani: le giovani donne bianche dotate di un senso dell’indipendenza maschile sono da ammirare, ma le donne native che mostrano qualità analoghe sono oggetto di scherno.
Questa doppia morale viene articolata in maniera più ampia nei due film seguenti. In An Up-to-Date Squaw una donna nativa che si veste da bianca è descritta come un personaggio ridicolo. Ko-To-Sho, moglie di un capo indiano, osserva due donne bianche che visitano il suo villaggio e acquistano dei souvenir. Colpita dai loro abiti, ne imita l’abbigliamento, mettendosi in testa un cestino e trascinandosi dietro una pelle d’animale. Poi si reca furtivamente in città per acquistare dei vestiti. Il suo nuovo aspetto attira l’attenzione di un dandy inglese, che la scambia per “una bellissima donna bianca” (Moving Picture World), ma il capo sorprende la coppia e “scotenna” il dandy (anche se tra le mani gli resta solo il parrucchino del malcapitato). Come ha osservato la studiosa di western Joanna Hearne, in questo caso “la possibilità di collezionare oggetti e abiti… e di trasferirsi senza difficoltà, come turista, in un’altra comunità etnica è organizzata socialmente per operare in una sola direzione – quella dei coloni che esplorano le comunità native – e mai al contrario”.
A differenza degli altri film di questo programma, The Corporal’s Daughter è un intenso dramma d’azione piuttosto che una commedia, ma lo abbiamo inserito come testimonianza dei diversissimi modi in cui poteva essere rappresentato il travestimento razziale, a seconda delle intenzioni con cui era praticato. Una ragazza bianca, Kate, indossa un “costume indiano” per condurre il marito e i soldati del padre al sicuro, sfuggendo a un attacco degli indiani. Qui una donna bianca che si camuffa da nativa diventa un’eroina, e il travestimento razziale è raffigurato come convincente ed eroico. La protagonista, Gladys Hulette, dichiarò ai giornalisti che amava “vivere all’aperto il più possibile” e che fino all’età di 17 anni “non era mai entrata in una cucina, neppure per sbaglio”.
In The Night Rider, Texas Guinan, “la versione femminile di William S. Hart,” interpreta il ruolo della proprietaria di un ranch assediata da ladri di bestiame che agiscono nottetempo. Ai cowboy del luogo, secondo i quali avrebbe bisogno di un marito per mandare avanti il ranch, ella risponde: “Non ho mai trovato un uomo adatto a farmi da marito, ma seguirò il vostro consiglio e mi sposerò.” Acchiappa uno dei recalcitranti cowboy e lo costringe alle nozze con la pistola spianata, ma si trova in grave imbarazzo quando sopraggiunge un avvenente straniero, che si mangia con gli occhi. Si scopre che il marito da lei scelto è uno dei ladri di bestiame, ma fortunatamente anche colui che ha celebrato il matrimonio risulta essere un ladro e non un pastore: può quindi dare il benservito a entrambi e prendere per mano il suo nuovo fascinos amico. Texas Guinan interpretò al cinema ruoli di eroiche cowgirl per tutti gli anni Dieci, e nel 1921 fondò una sua casa di produzione. Più tardi, a New York, sarebbe divenuta la leggendaria “regina dei nightclub” dell’epoca del proibizionismo.
Gli ultimi tre film si divertono a esplorare gli incerti confini che corrono tra donna, uomo, macchina e animale negli ambienti urbani. In Patouillard a une femme jalouse, Pétronille (Sarah Duhamel) si traveste da uomo per spiare il marito farfallone. Il film alterna acrobazie comiche di carattere fisico (Pétronille viene trascinata per la strada dietro una macchina, e in un’altra scena penzola da una gru per la raccolta del carbone), a mezzi primi piani del volto di Pétronille sconvolto dalla rabbia e dall’angoscia. In Lea bambola, Louis persuade la sua ragazza, Lea (Lea Giunchi), a impersonare una bambola meccanica per convincere con l’inganno il padre di lui a dare il consenso al loro matrimonio. Louis desidera soprattutto evitare le nozze con la candidata favorita del padre, una ragazza dal gran nasone interpretata da un attore maschio in parrucca e abiti femminili. Come, qualche anno più tardi, avrebbe fatto Ossi Oswalda in Die Puppe di Lubitsch, Lea inganna tutti grazie ai movimenti meccanici e alla postura rigida (anche quando il suo ragazzo la fa cadere ripetutamente al suolo). In The Circus Imps, le ex bambine prodigio della Fox Jane e Katherine Lee si uniscono al gruppo di “mostri” di un circo. Una delle ragazze si spalma di marmellata la parte inferiore del viso, a suggerire una barba o una parziale blackface. Le esuberanti fanciulle abbigliano poi un asino e lo “battezzano” con una bottiglia, come una nave al varo. Le ragazze e i “mostruosi” artisti organizzano infine uno spettacolo, facendo leva sull’ostentazione della diversità fisica, ma solo la casuale scoperta del petrolio fa precipitare letteralmente nelle tenebre il loro circo.

Laura Horak

THE TAMING OF JANE (US 1910)
regia/dir: Harry Solter. cast: Florence Lawrence (Jane). prod: IMP. uscita/rel: 22.08.1910. copia/copy: 35mm, 688 ft. (orig. 960 ft.), 12′ (16 fps); did./titles: ENG. fonte/source: Library of Congress Packard Center for Audio-Visual Conservation, Culpeper, VA.

AN UP-TO-DATE SQUAW (US 1911)
regia/dir: George Le Soir. cast: ? (Ko-To-Sho, la moglie del capo/Chief’s wife). prod: Pathé, American Kinema (Pathé cat. no. 4876). uscita/rel: 20.09.1911. copia/copy: 35mm, 510 ft. (orig. 754 ft.), 8′ (16 fps); did./titles: ENG. fonte/source:  Library of Congress Packard Center for Audio-Visual Conservation, Culpeper, VA.

THE CORPORAL’S DAUGHTER (US 1915)
regia/dir: Langdon West. sogg/story: Captain Jack Crawford. cast: Gladys Hulette (Kate), Arthur Housman (Tom), Yale Benner (corteggiatore respinto/rejected suitor), Ben Turbett, George Melville, William West, William Burgess. prod: Thomas A. Edison, Inc. dist: General Film Company. uscita/rel: 19.06.1915. copia/copy: DCP,  14′; did./titles: ENG. fonte/source: Library of Congress Packard Center for Audio-Visual Conservation, Culpeper, VA.

THE NIGHT RIDER (US 1920)
regia/dir: Jay Hunt. cast: Texas Guinan (Texas Blake), T.N.T. Harvey [Pat Hartigan] (Dick Carlton). prod: Reelcraft Pictures Corporation. copia/copy: DCP, 23′; did./titles: ENG. fonte/source: Lobster Films, Paris.

PATOUILLARD A UNE FEMME JALOUSE (Patouillard heeft een jaloersche vrouw) (FR 1912)
regia/dir: Roméo Bosetti. cast: Sarah Duhamel (Pétronille), Paul Bertho (Patouillard). prod: Lux. uscita/rel: 24.05.1912. copia/copy: 35mm, 106  m. (orig. 127 m.), 5’54” (18 fps); did./titles: NLD. fonte/source: EYE Filmmuseum, Amsterdam. Desmet Collection. Preservazione in b&n del 1992 da un duplicato negativo/Preserved in b&w in 1992 at Haghefilm through a duplicate negative.

LEA BAMBOLA (Lea’s Pop) (IT 1913)
regia/dir: ?. cast: Lea Giunchi (Lea), Raymond Frau (Kri Kri), Giuseppe Gambardella (padre di Kri Kri/Kri Kri’s father), Lorenzo Soderini (la fidanzata imposta/the imposed fiancée). prod: Cines. uscita/rel: 28.07.1913. copia/copy: 35mm, 123  m. (orig. 139 m.), 6′ (18 fps); did./titles: NLD. fonte/source: EYE Filmmuseum, Amsterdam. Desmet Collection. Preservazione in b&n del 1988 da un duplicato negativo/Preserved in b&w in 1988 at Haghefilm through a duplicate negative.

THE CIRCUS IMPS (US 1920)
regia/dir: ?. scen: Philip Bartholomae. cast: Jane Lee (Jane), Katherine Lee (Katherine), Charles Martin (Tom Lee), Frank Evans (Jack Grimes), Anita Brown. prod: Louis T. Rogers Film Company / L. & R. Film. dist: Masterpiece Film Distributing Corporation (1920); Wilk and Wilk; Rialto Productions (1921). uscita/rel: 10.1920; riedizione/re-release: 1921. copia/copy: 35mm, 1447 ft., 22′ (18 fps); did./titles: ENG. fonte/source: BFI National Archive, London.